INVISIBLE CITIES 2020
FESTIVAL URBANO MULTIMEDIALE
Gorizia 28—30 agosto 2020
Gradisca d’Isonzo 03—07 settembre 2020
Duino-Aurisina 12—13 settembre 2020
Gorizia 28—30 agosto 2020
Gradisca d’Isonzo 03—07 settembre 2020
Duino-Aurisina 12—13 settembre 2020
In\Visible Cities è un Festival multidisciplinare e diffuso sul territorio che pone al centro dell’attenzione il dialogo tra le arti performative, i linguaggi digitali e gli spazi urbani.
Un festival al contempo popolare e aperto alla sperimentazione, in cui riflettere sul presente attraverso linguaggi artistici e tecnologici innovativi, divertenti, coinvolgenti.
Teatro, danza, video, musica classica ed elettronica, si contaminano tra loro, invadendo strade, piazze e giardini e coinvolgendo attivamente le comunità, chiamandole a partecipare e a raccontarsi.
L’edizione 2020 propone a Gorizia (dal 28 al 30 agosto) tre diversi percorsi itineranti a cielo aperto, tre modi per raccontare una città e le persone che la abitano con sguardi e linguaggi differenti. Ricostruzione storica, performance teatrale, narrazione multimediale si intrecciano restituendo una molteplicità di narrazioni sul presente e sul passato. A Gradisca d’Isonzo, il Festival propone 5 giorni (dal 3 al 7 settembre) di performance e spettacoli diffusi in tutto il centro urbano, dal pomeriggio fino a tarda sera. 25 appuntamenti che inviteranno il pubblico a partecipare, ad esplorare, a giocare con l’arte contemporanea, a riflettere e divertirsi. Infine, a Duino-Aurisina, due performance multimediali a cielo aperto, all’interno della programmazione di Karsiart.
Oggi come nel passato la questione dell’identità si rivela determinante a livello di scelte individuali e di azione collettiva. L’identità è una delle categorie fondamentali attraverso cui interpretiamo il mondo ma la sua definizione appare sempre complessa e incerta e i suoi confini perennemente mutevoli. Identità immaginate, identità inventate, identità rifiutate, identità plurime, identità liquide. Le identità nazionali, religiose, generazionali o di genere, sono divise fra loro a volte da confini netti, altre volte appaiono invece fluide e mutevoli. In\Visible Cities 2020 riflette sulle contaminazioni, evoluzioni, mutazioni identitarie nel corso del tempo, soffermandosi sul racconto delle aree di confine ma anche delle soglie che separano le diverse definizioni identitarie
Grazie alla collaborazione con i festival ARS. Arti Relazioni Scienze e Science in the City Festival, In\Visible Cities 2020 propone un secondo focus, dedicato al dialogo tra arte e scienza e alle relazioni che ne conseguono. Gli artisti si interrogheranno su alcuni dei temi che la comunità scientifica internazionale indica di maggiore impatto sul nostro futuro, con particolare attenzione al rapporto tra uomo e ambiente, al cambiamento climatico, alla sostenibilità, al rapporto tra ambiente fisico e ambienti virtuali. In mezzo, tra le arti e le questioni scientifiche, il festival pone le relazioni. Relazioni tra i linguaggi del teatro, della musica, della danza, del video e i linguaggi usati dai ricercatori. Ma anche relazioni tra gli artisti, le loro opere/performance e gli spazi delle città ospitanti: i luoghi della città sono spazi di relazioni, che influiscono sui linguaggi espressivi, determinandone l’efficacia della comunicazione, ma al contempo sono fonte di stimoli per una riflessione su questioni di carattere scientifico.