Serata inaugurale

11 LUGLIO 2019

21.00 / Piazza Vittoria – Museo di Santa Chiara
Installazioni multimediali

SERATA INAUGURALE DEDICATA ALLE INSTALLAZIONI MULTIMEDIALI E INTERATTIVE

Una serata interamente dedicata alla presentazione e fruizione delle installazioni interattive e multimediali
di In\Visible Cities. Si comincia in piazza Vittoria con due opere frutto dell’analisi e dell’elaborazione degli studi sull’acqua di Leonardo da Vinci; gli artisti sono stati selezionati sul bando “Richiedo asilo artistico” in collaborazione con il Museo Leonardiano di Vinci (Isabella Pers) e con l’Università e la Millenium Gallery di Sheffield (Emmanuel Exbrayat) dove, fino all’inizio di maggio 2019, erano esposti 12 disegni originali di Leonardo provenienti dalla collezione della Royal Accademy di Londra.

When Mind Becomes Form. Del moto et misura dell’acqua di Isabella Pers propone un’ immersione in una meditazione collettiva che riporta all’acqua focalizzando l’attenzione degli spettatori verso le catastrofi
naturali e la problematica mondiale dell’innalzamento dei mari dovuto al riscaldamento globale.
L’artista dialogherà con Diego Mantoan dell’Università Ca’Foscari di Venezia.

Visible Sounds, di Emmanuel Exbrayat, permette agli spett/attori di interagire con l’artista
nell’esplorazione del suono dell’acqua. Ogni tocco nell’acqua produce suoni e immagini, un’eco di
onde rinfrangenti che interagiscono con l’ambiente e generano un’infinita originalità di proiezioni e
musiche. L’artista dialogherà con Tim Sheppard dell’Università di Sheffield.

Il museo Santa Chiara propone invece le installazioni Matter Between Us, di Livia Mateiaş
e Brain entropy, di 13m10j (Marius Jurca), due progetti nati nel 2018 all’interno delle residenze
artistiche proposte dall’Associazione Scientifica di Bucharest in collaborazione con proESOF –
Trieste 2020. Anche al centro del lavoro degli artisti rumeni, si trovano i complessi rapporti tra
arte e scienza, le dinamiche della percezione, le neuroscienze.

Sempre al Museo, Il peso di tutto quello che non c’è, di Iolanda di Bonaventura, un progetto di Realtà
Aumentata, una visione a 360° frutto del collage di centottanta fotografie, realizzate dall’artista,
mescolando i linguaggi del cinema, della fotografia e del videogioco.