In\Visible Cities 2018 – Urban Multimedia Festival

 

La quarta edizione di In\Visible Cities il Festival internazionale della multimedialità urbana, promosso dall’associazione Quarantasettezeroquattro, si terrà a Gorizia dal 15 al 28 ottobre 2018.

Due settimane di residenza artistica, workshop, installazioni, live performance e spettacoli per indagare e agire sulla città attraverso le arti digitali e i linguaggi della multimedialità e dell’interattività.

In\Visible Cities si configura come luogo di confronto e dialogo sul tema del rapporto tra multimedialità, arte e contesti urbani e promuove la circolazione e la visibilità degli artisti.
Il festival propone iniziative in cui si sperimentano e si propongono nuovi linguaggi espressivi, facendo interagire nuove tecnologie, fare artistico e riflessione sulla contemporaneità.
Una sperimentazione che non sia fine a se stessa ma che porti a nuove modalità di comunicazione con un pubblico ampio e intergenerazionale, attento alle potenzialità offerte dal digitale applicato all’arte, ma anche alla ricerca di occasioni di svago e di partecipazione attiva.

Il Festival ha l’obiettivo di valorizzare territori periferici proponendo iniziative che riqualificano gli spazi urbani – quelli storici, ma anche quelli dismessi – attraverso un programma di eventi in cui i linguaggi del teatro e dell’arte dialogano con le nuove tecnologie digitali, multimediali e interattive.
Ogni anno In\Visible Cities propone un focus specifico. Il Focus 2018 è “Cantieri aperti. Il racconto del lavoro, dei mestieri, delle professioni tra passato e presente”.

LINEA ARTISTICA

La città è uno spazio vivo, composito, in perenne mutamento. Case, strade, piazze, cortili, negozi, edifici industriali, aree verdi compongono un mosaico carico di suggestioni visive, sonore e tattili profondamente legate alla fisicità e alla concretezza dei luoghi ma anche ai gruppi umani che in questi luoghi abitano e agiscono, creando relazioni e contrasti. Con lo spazio urbano ci confrontiamo quotidianamente nello scorrere repentino e routinario degli impegni che muovono le nostre vite, e da questo rapporto emergono sensazioni, stati d’animo, emozioni. Quando, poi, si verifica un evento speciale, un accadimento che diventa punto d’incontro tra la piccola storia delle persone e delle collettività e la grande storia degli Stati e delle masse, i segni di quanto avvenuto rimangono impressi non solo nella memoria dei testimoni ma anche nelle pietre, negli anfratti e nei vuoti che nel frattempo sono andati a modificare la struttura urbana. E se la città odierna conserva al suo interno un innumerevole numero di “città del passato”, stratificate e ibridate tra di loro, é altrettanto vero che presenta, attraverso tanti piccoli segnali, le sue potenzialità di cambiamento e sviluppo.

Città visibili e città invisibili intrattengono un rapporto stretto di compresenza e collaborazione, influenzano i comportamenti degli abitanti tanto quanto l’azione dell’uomo interviene a modificare gli spazi vissuti.

In/visible cities – Festival internazionale della multimedialità urbana intende portare alla luce e riflettere su queste complesse dinamiche che legano spazi, persone e dimensione emotiva attraverso le potenzialità offerte dai linguaggi della multimedialità e dell’interattività. Uno sguardo a 360 gradi, capace di esplorare e agire sulla città attraverso le arti digitali e il dialogo tra media e linguaggi differenti, sfruttando stimoli e contraddizioni che emergono dall’interazione tra artisti e pubblico. Se da un lato l’arte è sicuramente in grado di agire direttamente sugli spazi fisici, rendendoli elementi attivi, significativi, capaci di raccontare storie e comunicare emozioni, dall’altro le nuove tecnologie offrono molte possibilità di esplorare ciò che della città non appare visibile ad occhio nudo: la sua storia, le molteplici vicende delle diverse comunità, i rapporti sociali ed economici, ma anche le possibilità di immaginare e progettare il futuro.

Il festival, dunque, ha coniato il termine #multimedialitàurbana per riassumere tutti i possibili rapporti tra le città (visibili e invisibili) e i linguaggi artistici e tecnologici capaci di raccontarle.

Il Festival è co-finanziato da:

Regione Friuli Venezia Giulia
Turismo FVG
Comune di Gorizia
Camera di Commercio della Venzia Giulia

 

MISSION

La mission di In\Visible Cities è in accordo con gli obiettivi del programma Creative Europe promosso dall’Unione Europea:

  • sviluppare e riqualificare gli spazi urbani attraverso l’utilizzo dei linguaggi della multimedialità e dell’interattività;
  • promuovere l’innovazione nell’ambito delle tecnologie multimediali applicate ai progetti artistici e culturali;
  • sviluppo di nuove audience;
  • valorizzare il patrimonio culturale tangibile e intangibile;
  • favorire lo scambio di artisti ed opere d’arte/spettacoli a livello europeo;
  • realizzare occasioni di confronto e discussione tra artisti affermati ed emergenti e creare un network che si consolidi nel corso del tempo;
  • supportare lo sviluppo delle competenze professionali degli artisti;
  • offrire visibilità a livello europeo ad artisti giovani ed emergenti dando loro la possibilità di realizzare le proprie idee e di farle circolare all’interno dell’UE.

 

LEAD PARTNER

Associazione culturale Quarantasettezeroquattro
(Gorizia – Italia)
Storia, territorio, creatività, sono questi i principali nuclei di riflessione attorno a cui Quarantasettezeroquattro lavora per costruire una rete d’iniziative correlate che facciano interagire ricerca scientifica, nuove tecnologie e produzioni artistiche. L’associazione, nata a Gorizia nel 2009, coordina il lavoro di ricercatori e professionisti afferenti a diversi ambiti disciplinari – artisti, videomaker, esperti in produzioni multimediali, storici, architetti – promuovendo l’interazione e il dialogo di diverse metodologie, idee e prospettive: incoraggia e propone studi e ricerche sul rapporto tra arte, memorie e cittadinanza attiva; organizza iniziative scientifiche, culturali e didattiche focalizzate sulla cooperazione e gli scambi transfrontalieri. Cura mostre e musei multimediali come “Topografie della memoria – Museo diffuso dell’area di confine”; organizza eventi, workshop, ed itinerari multimediali a cielo aperto.

 

ORGANIGRAMMA

direzione generale
Alessandro Cattunar

direzione artistica
Alessandro Cattunar
Chiara Perini
Andrea Colbacchini

supervisione tecnica
Andrea Colbacchini

organizzazione
Elena Paravano
Alessandro Ruzzier
Ruben Vuaran

supervisione residenze artistiche
Alessandro Ruzzier
Chiara Perini

grafica
Francesco Paolo Cappellotto

ufficio stampa
Federica Marchesich

documentazione video-fotografica
Ruben Vuaran

supporto tecnico
Carlo Visintini
David Fischer
Giulia Bobiz

consulenza pm
Marco Donda