SISMA
SISMA
ACCESSIBILITÀ
Accessibilità Fisica/mobilità
«La vita dei territori sismici può considerarsi come un lasso di tempo fra terremoti. (…) considerare il sisma non un evento momentaneo ma una condizione permanente, consente di ribaltare la prospettiva rispetto ai modi con cui abitiamo il territorio, come fondiamo la nostra esistenza in relazione con luoghi e paesaggi, (…) Si tratta di una diversa relazione con il tempo, che guarda al di là della singola esistenza umana estendendo lo sguardo alle generazioni successive» (“The affective city. Abitare il terremoto” di Stefano Catucci e Federico de Matteis). Lo spettacolo affronta temi legati ai terremoti, con una messa in scena essenziale che si ispira alla lecture performance arricchita dalla commistione di linguaggi performativi. Una sorta di science show in cui momenti in stile stand-up comedy si mescolano ad altri più seri enfatizzati dalle installazioni audio-visuali. Si parla del funzionamento del nostro pianeta unendo materiale scientifico, umano e sociale, affrontando il contrasto tra la bellezza del nostro pianeta e il processo (catastrofico dal nostro punto di vista) che l’ha creata. Per dare una restituzione scenica dell’evento sismico sviluppiamo un trattamento inedito/sperimentale del sismogramma che generalmente è celato dalle viscere terrestri. Il segnale viene trasformato in materia vibrante, apprezzabile in un connubio audio-visivo inseparabile. Si presentano dei “casi studio”, eventi sismici storici, a partire da quello di Gemona del 1976, per i quali si affronta il contesto geologico, storico, umano e sociale. La proiezione tramite laser porta a una rappresentazione viva di un fenomeno affascinante in quanto imprevedibile ma allo stesso tempo devastante e legato a filo continuo con le popolazioni influenzate dal suo passaggio. Lo spettacolo si propone come un’indagine sull’impatto dei terremoti grazie a un trait d’union tra dati rilevati, fenomeni percepiti e vite plasmate, all’interno di un ambiente sonoro inedito.
Uno spettacolo di e con Daniele Tenze
Sound design, visual, composer: Alberto Rizzo
Prodotto e promosso da: CEA Mulino Cocconi ODV ente gestore dell’Ecomuseo delle Acque del Gemonese.
Residenza artistica presso OGS Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale promossa all’interno del progetto “ARS. Arti relazioni scienze”, in collaborazione con Comune di Gradisca d’Isonzo e Kaleidoscienza.
Finanziato da: Regione Friuli Venezia Giulia
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Orario di fine - 00:00