Come un acrobata sull’acqua

Come un acrobata sull’acqua

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L’Isonzo è un fiume giovane…
La bellezza del fiume si deve anche alla sua
giovinezza.
Certo, parliamo di una giovinezza vecchia un
milione di anni.
Se l’uomo si confrontasse con una storia di tale
durata, si renderebbe conto di quanto è piccolo,
Ma allo stesso tempo il suo ruolo non è
trascurabile, purtroppo.

Il Tempo del Fiume

Il fiume, da sempre, rimanda al pensiero dello scorrere inesorabile dell’acqua, rappresenta una dinamica, scandisce un tempo. Se incontra un ostacolo ha la capacità di deviare il suo percorso, modificarsi e proseguire, toccando i luoghi più svariati dalle montagne alle città; raccoglie, porta via, sposta, leviga, pulisce, genera vita e morte. Alcuni fiumi possono essere protagonisti di avvenimenti importanti: battaglie decisive, miti, leggende e storie che parlano dell’essere umano politico o immerso nella natura. Come un acrobata sull'acqua è una passeggiata che prova a rispettare il tempo del fiume dettato dallo scorrere dell’acqua. Una passeggiata fatta di equilibrio e resistenza, di abbandono e apnea. L’Isonzo è più di un fiume: unisce Stati, popoli e culture; non conosce confini e diventa metafora per addentrarsi nel tempo che appartiene a ognuno di noi, passato e futuro. Due danzatori si muovono tra immagini, ricordi e suoni. Gli elementi si toccano appena in un continuo scivolare via, trasportati dalla corrente. Secondo capitolo della trilogia sul confine per Valentina Saggin: dopo Attraverso, nato nel 2021, indagine che affonda nel confine geografico e politico, quest’anno il focus si sposta sull’ambiente naturale, rampa di lancio per concludere nel 2023 con il limite interiore, ovvero l’uomo con e contro sé stesso.

ideazione e coreografia Valentina Saggin
creato con Andrea Rizzo
danza Valentina Saggin, Andrea Rizzo
tecnico luci Stefano Bragagnolo
scenografia Ilaria Bomben, Stefano Bragagnolo
clip video e consulenza proiezioni Roger Foschia
musiche Zlatko Kaučič
produzione Compagnia Arearea
co-produzione Quarantasettezeroquattro
con il sostegno della
Regione Friuli Venezia Giulia
all’interno del progetto Realtà aumentate

Compagnia Arearea

Le creazioni della compagnia si articolano nella doppia dimensione dello spettacolo teatrale e della performance negli spazi del quotidiano. La cifra poetica di Arearea risiede nella messa in discussione delle consuete logiche di tilizzo del palcoscenico e della piazza. Valentina Saggin dal 2002 ad oggi fa parte del nucleo stabile della Compagnia. La sua ricerca negli ultimi anni si focalizza sul tema del confine_limite: politico/sociale, naturale, interiore.

Dettagli aggiuntivi

Orario di fine - 20:10

 

Data e ora

10-09-2022 // 21:30
 

Tipologie di evento

 

Categoria dell'evento

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