Cartografia dello smarrimento

Cartografia dello smarrimento

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Cartografia dello smarrimento è un racconto di solitudini incomunicabili e del loro modo di raccontarle, una coralità di emozioni e dataset scientifici pensati per una danzatrice il cui “a solo” diventa opera collettiva a partire da un lavoro trasversale tra bioacustica, biologia marina, oceanografia e danza contemporanea. I ricercatori italiani ed esperti affiliati dell’OGS Alice Affatati, Chiara Scaini e Stefano Salon hanno di recente proposto un articolo di ricerca nel quale si evidenzia come il cambiamento climatico alteri in modo significativo la propagazione del suono sott’acqua, cambiando in maniera sostanziale il fragile sistema di comunicazione dell’ecosistema marino. Si è scoperto che ci sono dei “punti caldi” nell’Oceano Atlantico dove questo cambiamento del paesaggio sonoro influenza già delle specie, come la balena franca nord-atlantica, considerata in pericolo critico, rendendo potenzialmente più complesse le sue comunicazioni con altri individui e facendola soffrire di solitudine. Lo studio evidenzia in maniera chiara come il cambiamento climatico, emergenza costante e complessa, possa cambiare le abitudini e stia già modificando i canti di alcuni cetacei (che utilizzano questo sistema di comunicazione per la ricerca di cibo, di partner o di basilare comunicazione) si sono abbassati di frequenza del 31%. Il progetto Cartografia dello smarrimento è un primo studio che vuole partire dalla ricerca scientifica per svilupparne una chiave coreografico-emozionale in cui la trasmissione artistica possa essere visione corporea del dato scientifico. La ricerca coreografica parte da un’urgenza di lavorare assieme ai ricercatori per esplorare assieme possibili soluzioni di comunicare la solitudine dell’incomunicabile, dare corpo ad un dato scientifico e sensibilizzare l’emergenza del cambiamento climatico. Assieme a loro, si esploreranno vie di costruzione sonora e coreografica in una partitura precisa in cui il corpo possa incorporare ed esprimere le diverse sfumature degli studi.

di Giulia Bean
con Chiara Nadalutti
consulenza scientifica Alice Affatati, Chiara Scaini e Stefano Salon
costume designer Gioele Peressini
crochet artist Monica Ardito

con il supporto di Bando ARS – Arti Relazioni Scienze (Associazione Quarantasettezeroquattro + Kaleidoscienza), OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale, Area marina protetta di Miramare (Fondazione WWF Italia), ALOHA Cabled Observatory finanziato da National Science Foundation (grant OCE 1926188; B. Howe e J. Potemra, co-I),Ocean Networks Canada – ONC, Circolo ZOO APS, Massmedia.it

Un ringraziamento per l’aiuto, il materiale sonoro e la disponibilità:
Alice Affatati (OGS) Jeannette Bedard (ONC),Andrea Caburlotto (OGS), Florence Colleoni (OGS), Laura De Santis (OGS), Paolo Diviacco (OGS), Bruce M. Howe (ALOHA), Jasper Kanes (ONC), Marta Picciulin (Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica, Università Ca’ Foscari, Venezia), Michele Rebesco (OGS), James Potemra , Stefano Salon (OGS), Chiara Scaini (OGS)

Giulia Bean
Si diploma con lode in Coreografia presso l’Accademia Nazionale di Danza. Collabora attivamente con registi e coreografi, prosegue il suo lavoro autoriale ed continua la sua pratica anche coi non professionisti. Nel 2020 debutta con la sua opera prima “Cabe – A VHS Elegy”, produzione CSS – Teatro Stabile d’Innovazione FVG e supportata da InVisible Cities, PimOff e teatro taTÁ.

 

Data e ora

07-09-2022 // 19:30
 

Tipologie di evento

 

Categoria dell'evento

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