Sconfinamenti / esposizione pittorica sonorizzata

VENERDÌ 24 LUGLIO

/ Ore 21.00

UDINE

/ Parco Sant'Osvaldo

Ingresso libero

/ fino ad esaurimento posti

Sconfinamenti esposizione pittorica sonorizzata

Martina Dalla Stella Collettivo Clamp

I Clamp nascono con il bisogno di ricollocare la propria musica in un ambito artistico performativo dando voce ad altri artisti, ad altre storie, ad altri mondi. Insieme a Martina Dalla Stella uniscono le forze per raccontare le storie dei migranti tra la Balcan Route e Mar Mediterraneo un esodo che da troppo tempo non ha voce.

“I colori e le emozioni raccontate nei dipinti di Martina ci hanno subito colpito. Da qui nasce questa performance un viaggio tra musica e storie di migrazioni”

Quindici dipinti, diposti in mezzo al verde, tra agli alberi, con la tela rivolta verso l’esterno, a creare delle barriere fisiche dalle quali si potranno scorgere i musicisti, all’interno. La musica spingerà i fruitori a guardare le barriere, i dipinti, a muoversi tra di essi – sempre nel rispetto delle norme di distanziamento. Ma li spingerà anche a guardare oltre quelle barriere, fisiche e mentali, magari decidendo di sconfinare.

“Sconfinamenti” è una personale riflessione sul concetto di limite, mentale o fisico, scelto (raramente) o imposto, e sui confini, sulla poca memoria, sui corsi e ricorsi della Storia. Sono pensieri dipinti sull’essere umani, un percorso metaforico, intimo, individuale, che si addentra nelle zone di luce e ombra di ognuno di noi. Allo stesso tempo, è una sorta di documentazione, di presa di posizione, di coinvolgimento in un viaggio che è reale, migrazione necessaria e spesso drammatica, attuale, intima e corale in ugual misura. Un viaggio contemporaneo in cui l’individuale non può essere scisso dal collettivo, in un rimando costante e continuo tra l’essere uno e l’essere umano, ovvero in continua relazione con l’intorno.”

Martina Dalla Stella – pittrice

Collettivo Clamp:

Piero Pederzolli – batteria, elettronica

Giulio Tisato – tape, loop, percussioni

Marco Spagnolo – sax, elettronica

Martina Dalla Stella, diplomata al “Liceo Artistico Martini” di Schio (Vi) e laureata presso l’Università degli Studi di Bologna in Dams Arte. Nella stessa città ha seguito i corsi di pittura presso l’Accademia di Belle Arti. 

In seguito si è specializzata in arte contemporanea, con particolare  attenzione al mondo latinoamericano, presso la Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte dell’Università degli Studi di Siena. 

Si è poi abilitata all’insegnamento delle materie artistiche presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Dipinge da sempre e ha partecipato a mostre collettive e personali sia in Italia che all’estero. Ha realizzato le illustrazioni per alcuni libri per bambini e ragazzi.

Attualmente risiede con la famiglia in un piccolo paese montano, vicino ad un fiume, ma continua a viaggiare non appena possibile…

Raccontare la distanza / Tavola rotonda

VENERDÌ 24 LUGLIO

/ Ore 18.00

UDINE

/ Parco Sant'Osvaldo – Comunità Nove

Ingresso libero

/ fino ad esaurimento posti

Raccontare la distanza.
Famiglie migranti tra invisibilità, distanziamento e accoglienza in FVG ai tempi del Covid-19

con
Teatro della Sete
modera
Chiara Perini

Teatro della Sete e Quarantasettezeroquattro restituiranno al pubblico rispettivamente i risultati video-teatrali di un laboratorio in partecipazione con famiglie richiedenti asilo, rifugiate, titolari di protezione realizzato in collaborazione con il Centro di accoglienza “Ernesto Balducci” ONLUS di Zugliano e alcuni video-diari di donne migranti residenti in FVG prodotti grazie alla collaborazione con l’organizzazione UnitedCultures. Percorsi di relazione e auto-narrazione realizzati in parte in presenza, attraverso il laboratorio teatrale, e in parte a distanza, con l’uso di video-diari. A partire da questi racconti si attiverà un dialogo con esperte/i di politiche di accoglienza e il pubblico nel corso della tavola rotonda “Raccontare la distanza. Famiglie migranti tra invisibilità, distanziamento e accoglienza in FVG ai tempi del Covid-19”.

Michael Ryan, direttore esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), a marzo 2020 annunciando che l’Europa era diventata l’epicentro della pandemia causata dal COVID-19 ha lanciato anche un appello a favore delle popolazioni invisibili, primi tra tutti i migranti, soggetti particolarmente vulnerabili sia dal punto di vista della salute e dell’accesso alle cure mediche sia per le conseguenze economiche e sociali della pandemia. Teatro della Sete e Quarantasettezeroquattro hanno affrontato queste problematiche coinvolgendo i diretti interessati, in particolare le donne che spesso si sono trovate a gestire situazioni familiari complesse incrementando ulteriormente il loro lavoro di cura. Una tavola rotonda che rende visibili le donne migranti e le loro famiglie, con i linguaggi delle arti visive, relazionali e performative e in dialogo con il terzo settore, le agenzie di accoglienza e le istituzioni

Tavole rotonde e reportage video-fotografici

Interverrà il Teatro della Sete con il reportage video / fotografico “Tracce”

Modera Chiara Perini

Rossana Marini – educatrice esperta in materia di protezione internazionale e grave marginalità; operatrice socio-legale del Centro di accoglienza “Ernesto Balducci” ONLUS – Zugliano (Udine)
Valentina Rivelli e Caterina Di Fant – Teatro della Sete – Udine
Annalisa Spoljaric – referente lezioni di italiano per donne straniere alla Casa Internazionale delle Donne di Trieste
Fatou Binetou Fall – mediatrice culturale, vice presidente associazione senegalesi Trieste e provincia
Jerioth Nchang – rappresentante italiana coordinamento African women for empowerment, rappresentante comunità camerunense Trieste
MariaLuisa Paglia – insegnante, tutrice minori stranieri non accompagnati, coordinatrice UnitedCultures – sezione di Trieste
Daniela Gerin – ASUGI – Responsabile Progetti Area Sanitaria – Salute degli immigrati, delle donne e politiche di contrasto alla violenza di genere e sui minori

Ringraziamenti
Famiglie migranti ospiti del Centro di accoglienza “Ernesto Balducci” ONLUS partecipanti al laboratorio di teatro “Tracce” a cura di Teatro della Sete
Donne migranti in FVG che hanno realizzato i video-diari “Di\stanze” a cura di Chiara Perini 

Stay Hungry. Indagine di un affamato spettacolo teatrale

GIOVEDÌ 23 LUGLIO

/ Ore 21.30

UDINE

/ Parco Sant'Osvaldo

Biglietto intero: € 7,00

Ridotto under 14: € 3,00

Stay Hungry. Indagine di un affamato

di e con
Angelo Campolo

Un racconto che nasce dall’esperienza personale e quotidiana dell’incontro e dell’ascolto con l’altro. Angelo Campolo ci conduce nei suoi laboratori in riva allo Stretto di Messina dove, attraverso il suo personale approccio creativo, l’incontro con un gruppo di giovani migranti segna l’inizio di un’avventura speciale. Il gioco del teatro si trasforma in uno strumento per leggere il presente ed affrontare la vita.
Tre anni di vita, tra il 2015 e il 2018 diventano il racconto di un’Italia che schizofrenicamente ha aperto e poi richiuso le porte dell’accoglienza lasciando per strada storie, sogni, progetti, relazioni umane avviate al grido (eccessivamente entusiastico) di Integrazione. Nel racconto, teatranti e migranti si ritrovano insieme, sempre con minor occasione di colmare la propria fame di vita e di senso in una società come la nostra, ritrovando nel gioco del teatro un’arma inaspettata per affrontare la vita
Un racconto che avvince, passo dopo passo, antiretorico , tagliente, lontano da buonismi di maniera, sinceramente reale nei fatti e nei sentimenti.
Un viaggio a contatto con storie di vita estreme, solo in apparenza lontane da noi.

di e con: Angelo Campolo

ideazione scenica: Giulia Drogo

assistente alla regia: Antonio Previti

organizzazione generale: Giuseppe Ministeri

segreteria: Mariagrazia Coco

produzione: DAF Teatro dell’esatta fantasia

Angelo Campolo si è formato al Piccolo Teatro di Milano. Finalista al premio Ubu 2016, dirige la compagnia DAF, distinguendosi per una ricerca improntata su tematiche sociali

Visible people – Esperienze di teatro e arte con persone in viaggio

GIOVEDÌ 23 LUGLIO

/ Ore 19.00

UDINE

/ Parco Sant'Osvaldo

Ingresso libero

/ fino ad esaurimento posti

Visible people – Esperienze di teatro e arte con persone in viaggio

Coordina
Rita Maffei

Teatro e migranti: attori, registi e operatori si confrontano sul ruolo che i linguaggi e le pratiche teatrali possono avere nelle dinamiche di integrazione e sostegno alle persone migranti e richiedenti asilo.

In questo incontro entreremo in contatto con esperienze diverse per modalità e contesti, condotte da operatori del territorio o che qui hanno transitato. Si spazierà da percorsi di teatro con migranti in strutture di prima accoglienza, a spettacoli con rifugiati del progetto Sprar, fino a testimonianze di ragazzi che devono ancora decidere se restare o partire per inseguire un sogno.

In che modo l’arte e il teatro possono rendere visibili queste persone?

Con

Angelo Campolo, Andrea Ciommiento, Elisa Menon, Virginia Di Lazzaro, Marco Orioles, Wajid Abassi, Faraht Hussein

Angelo Campolo

ripercorrerà il lungo lavoro che ha visto il coinvolgimento di più di 50 giovani richiedenti asilo attraverso laboratori, messe in scena e progetti d’integrazione a Messina, per l’ideazione e la costruzione dello spettacolo “Stay Hungry – indagine di un affamato”.

Elisa Menon

ha lavorato all’interno del C.A.R.A di Gradisca dal 2014 al 2017 realizzando quattro percorsi di laboratorio rivolti agli ospiti della struttura e a
partecipanti esterni, al termine di ogni percorso è andata in scena una performance pubblica aperta a tutta la cittadinanza. Il successivo progetto Gardening (2018-19) propone azioni condivise di Giardinaggio e Teatro, ripensando i temi dell’inclusione e dell’integrazione in modo contemporaneo. Il giardino è il luogo dell’incontro, da sempre, tra vicini, tra persone che hanno naturalmente qualcosa in comune ma non
necessariamente per scelta.

Andrea Ciommiento

presenterà Afropolitan LAB, un progetto sviluppato dal 2014 al 2017 tra Francia, Italia e Senegal con laboratori e spettacoli di narrazione interculturale. Il video reportage “Partir pour l’Europe, rester pour l’Afrique” racconta il lavoro svolto in Senegal con un gruppo di ventenni che fanno teatro, per alcuni dei quali la migrazione in Europa non coincide con la fuga dalla povertà o dalla guerra ma con il desiderio di seguire un sogno.

Virginia Di Lazzaro

parlerà di Playing For Change, un progetto di Ospiti in Arrivo in
collaborazione con UNHCR Italia e Intersos che si propone di promuovere
l’inclusione attraverso il gioco del cricket. La necessità di testimoniare questo
progetto ha fatto germogliare un altro percorso: la creazione di un documentario
video che verrà realizzato da Wajid Abassi (Itapak films) insieme a Marco Orioles e
Faraht Hussein (Europe Info Tv).
https://www.youtube.com/channel/UC6To7PE662tXArayuuYlkKg/featured

L’incontro sarà moderato da Rita Maffei, attrice e regista del CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, che nel 2019 ha diretto Human link. Storie di persone in viaggio, uno spettacolo di arte partecipata realizzato con i rifugiati dei progetti di accoglienza SPRAR gestiti da Fondazione Città della Pace e Arci Basilicata e con giovani cittadini delle comunità di accoglienza della Basilicata.