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All you can Hitler

SABATO 8 AGOSTO
 / Ore 21:30

CAPRIVA
 / Arena del Centro Civico

Ingresso libero
 / fino ad esaurimento posti

ALL YOU CAN HITLER

Peso Piuma

Il Kiribati è una nazione dalle ore contate: a causa del riscaldamento globale il livello dell’oceano Pacifico che la circonda si sta alzando sempre di più, sommergendo il Paese che a breve smetterà di esistere. Con All You Can Hitler i giovani Peso piuma partono da questi fatti veri e ignorati dai più per dare vita a una commedia amara dal ritmo vertiginoso, dissacrante e politicamente scorretta, ambientata in un’immaginaria ditta italiana di merendine esotiche delocalizzata sull’isola: gli ultimi due lavoratori rimasti sono il direttore Vespa, in fuga da Roma alla ricerca di una qualche realizzazione personale, e il tuttofare Chao, immigrato “nero, cinese, albino e omosessuale”, come dice di sé. L’equilibrio tra i due è precario e non può che esplodere quando sull’isola approda Garelli, emulo del Che venuto a liberare il popolo di Kiribati (che il suo aiuto non l’ha mai chiesto). Tra tentativi di fuga,parentele inattese, chat erotiche, rivoluzioni e tradimenti la sala break dell’azienda,ultimo baluardo di un capitalismo che tanto ha promesso ai personaggi e che oggi li abbandona, diventa teatro di un innesco da capogiro, a cavallo tra problemi climatici, istanze sociali e nuovi ecosistemi tecnologici. E mentre noi spettatori ridiamo, sul palco vengono alla luce i mostri che i personaggi non riescono più a nascondere, mentre cercano di fuggire da quel luogo lontano da tutto e tutti che sprofonda di qualche millimetro a ogni pezzo di plastica che gettiamo in mare.

Il pubblico è invitato a portare con sè alcuni rifiuti in plastica (puliti) da utilizzare durante lo spettacolo.

Regia, scene e costumi: Andrea Piazza
Con: Riccardo Bursi, Simone Cammarata, Riccardo Vicardi
interfaccia video: BR Franchi
produzione: Peso Piuma
PROGETTO VINCITORE
Richiedo asilo artistico 2020
Festival InVisible Cities-Contaminazioni Digitali

Peso piuma

Leggeri, agili, diretti. Incontratisi alla Scuola Paolo Grassi di Milano,il drammaturgo BR Franchi e il regista Andrea Piazza condividono l’interesse per un teatro per tutti, che giochi con il divertimento e la profondità.Dopo alcune collaborazioni minori, All You Can Hitler è il loro primo progetto di grande respiro, intrapreso insieme agli attori Riccardo Bursi, Simone Cammarata e Riccardo Vicardi.

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Homing

SABATO 8 AGOSTO
 / Ore 20:30

CAPRIVA
 / Giardino del Centro Civico

Ingresso libero
 / fino ad esaurimento posti

Homing_Prima esplorazione in natura

Compagnia Arearea Marta Bevilacqua

Già nel IV secolo a.C., Aristotele si era accorto dell’assenza delle rondini in inverno e del loro ritorno in primavera. Nonostante la sagacia nel suo Historia animalum, non è mai riuscito a risolvere il mistero. (e a dirla tutta non c’è mai andato minimamente vicino).A quel tempo la convinzione più comune era che gli uccelli volassero fino alla luna,per poi tornare sulla Terra in primavera. Oppure che posandosi tra le fronde degli alberi in autunno, al cadere delle foglie, si spogliassero delle penne e delle piume,trasformandosi in rami. L’origine delle migrazioni si perde nella notte dei tempi.Molti migratori viaggiano da soli o in piccoli gruppi. Controllati dall’alternanza delle stagioni e dalla durata delle ore di luce e grazie agli stimoli ormonali, i migratori sanno quando è il momento di partire. Ma sanno anche come arrivare a destinazione. Gli uccelli, a differenza nostra, partono quando devono partire e tornano quando è il momento di tornare. Tutti abbiamo una casa dentro di noi, intima, ed è per tutti in un posto diverso. Ognuno, come una forza magnetica, è attratto da un luogo suo, ha questo richiamo dentro e non sa neppure che cosa sia esattamente. Può coincidere con il luogo dove si nasce, ma non è detto, non sempre è così.

Coreografia e danza: Marta Bevilacqua

Manipolazione musicale: Walter Sguazzin

Supportotecnico: Stefano Bragagnolo

Elementi di scena: Ilaria Bomben

Produzione: Compagnia Arearea

CoProduzione: HangartFest 2020

Con il sostegno di: Mibact, Regione FVG

AREAREA

La danza è per noi una pratica, un’azione reiterata e concreta e quindi un modo per ripensare l’etica del corpo e il nostro passaggio sulla terra: è la manifestazione di un modo “altro” di stare al mondo. Rifuggiamo la danza commerciale e le sue bellezze volgari. Pratichiamo una danza che risulta dalla fusione di molte tecniche all’insegna di una creatività sempre nuova. Amiamo la tecnica come regola da assimilare e da dimenticare. Ma la amiamo. Non c’è danza senza gruppo, non crediamo nei danzatori usa e getta… e da questa convinzione, il risultato: Arearea, ad oggi, si conferma una Compagnia tra le più numerose nel panorama nazionale. Lavoriamo dentro una dialettica di gruppo e di linguaggi che richiede tempo, sforzo, dedizione, cura.

MARTA BEVILACQUA

Coreografa e danzatrice collabora con ricci/ e firma i movimenti scenici dell’opera Turandot che apre la stagione dello Sferisterio-Macerata Opera Festival (2017), La Mano Felice_Il Castello del Principe Barbablù: dittico per il Teatro Massimo di Palermo(2018), Nabucco per il Festival Verdi al Teatro Regio di Parma (2019).E’ co-direttrice artistica della Compagnia Arearea realtà con cui collabora dal 1998.Si forma all’Accademia Isola Danza a Venezia diretta da Carolyn Carlson (2001). Il suo tratto coreografico si contraddistingue per la combinazione di ricerca gestuale e necessità tematiche.