PIAZZA VITTORIA
28 maggio 2016 ore 21.15


 

 

Compagnia Il Posto Danza Verticale + Marco Castelli Small Ensemble
Ideazione e coreografia Wanda Moretti, musiche per sax e live electronics Marco Castelli, wall performers Elena Annovi, Simona Forlani, testi Claudia Domenici, cinematography Yan Liang, video editing Gigi Coppola, costumi Lemuri, scarpe Vibram Furoshiki, outfit tecnico Singing Rock, produzione Il Posto 2016, Forte Marghera
www.ilposto.org
www.marcocastelli.org
Si ringrazia Institute of Advanced Technology University of Science and Technology of China, Tsinghua University
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Una produzione che scolpisce lo spazio nel quale si realizza e insieme alla proiezione video crea uno scenario di grande impatto visivo, una scenografia di luce che personalizza il luogo della performance e lo rende unico.
Difficilmente inquadrabile in generi e categorie, lo spettacolo mescola danza, architetture e suoni, esplorando le relazioni e i confini tra performance e installazione.
Una struttura poetica con corpi sospesi a mezz’aria che volteggiano a molti metri da terra, in un nuovo rapporto con lo spazio, nel quale la danza si spinge verso una metafora scenica delle persone perdute, delle cose che si perdono, appartenute ma non senza ritorno in un eterno pescare. Uno spettacolo che si interroga sulla ciclicità delle cose.
Il corpo che danza – la sua forma unica – il cui volume è collegato allo spazio non è che il suggerimento di una forma del moto che appare in un istante per poi perdersi nell’infinito succedersi delle sue varietà.
Motivo d’ispirazione per questa nuova creazione è Forme Uniche nella Continuità dello Spazio l’opera capolavoro dello scultore Umberto Boccioni
I costumi che si trasformano, disegnati da Lemuria e le scarpe avvolgenti Furoshiki by Vibram entrano nel gioco delle forme e completano la creazione.


Il Posto è la prima compagnia in Italia ad essersi specializzata nelle performance site specific su piani verticali. Nasce nel 1994 a Venezia, dal sodalizio fra la coreografa Wanda Moretti e il musicista Marco Castelli, al fine di creare spettacoli in verticale che uniscano danza, architettura e musica, fondendo le drammaturgie degli spettacoli ai luoghi nei quali vengono rappresentati e inspirando così nuove idee, riflessioni e  prospettive.