Città, trasformazioni, memorie

MERCATO ORTOFRUTTICOLO COPERTO
dal 6 al 29 maggio 2016
lun-sab 9.00 / 15.00


 

 

Installazione degli studenti delle scuole secondarie di primo grado di
Buja / Gemona / Pontebba / Moggio Udinese / Majano e Forgaria

Il terremoto del 1976 ha lasciato segni visibili e invisibili, nei paesi, nelle case, nelle persone.
I ragazzi delle scuole secondarie del Friuli si interrogano sull’eredità di un evento catastrofico che ha segnato in profondità la comunità e l’intera regione, diventando un vero e proprio spartiacque tra un prima e un dopo.
Le voci, le immagini del passato e del presente, i volti di chi l’Orcolat l’ha visto coni suoi occhi, ma anche di chi può solo immaginarlo, le parole schiette e dirette dei testimoni, insieme a quelle poetiche dei ragazzi di oggi. Immagini proiettate sulle cassette della frutta, negli spazi predisposti per la vendita della verdura. Questi gli ingredienti delle installazioni multimediali che invadono il mercato coperto di Gorizia, la Piazza, il luogo d’incontro e socialità per eccellenza. Perché la memoria non deve restare chiusa nei musei, ma deve trovare luoghi di espressione e confronto, aprirsi al dialogo intergenerazionale.
Perché la memoria appartiene a tutti e a ciascuno, e va coltivata con cura.


Le installazioni audiovisive sono state realizzate direttamente dagli studenti delle scuole secondarie di primo grado di Buja, Gemona, Pontebba, Moggio Udine e Majano-Fogaria all’interno di laboratori che hanno portato i ragazzi a riscoprire le memorie famigliari e comunitarie. Ogni gruppo ha intrapreso un viaggio autonomo, interrogandosi su ciò che avviene “dopo la catastrofe”, una volta passata la paura ed elaborato il lutto. Come cambia il paesaggio urbano e il tessuto sociale. Quali sono le emozioni, le esigenze primarie, le dinamiche della ricostruzione, la spinta a ricostruire “com’era, dov’era”.
Le difficoltà e gli entusiasmi legati a una tragedia che ha messo in discussione tutto e dai cui il Friuli è rinato.